Inauguriamo il nuovo dominio del blog, ora accessibile all’indirizzo dietrolenuvole.com, con una nuova puntata di #Threevia, la rubrica dedicata alle curiosità sul mondo del cinema, del fumetto e della televisione. Esce proprio oggi nelle sale italiane il film che lo vede protagonista, nuovo tassello del DC Cinematic Universe interpretato da Zachary Levi (che di roba nerd in carriera ne ha fatta parecchia, da Chuck a Heroes Reborn a Thor: Dark World e Ragnarok). Oggi scopriamo tre cose che forse non sapevate su Shazam!
Nato nel 1939 e pubblicato dal 1940 sulle pagine di Whiz Comics con il nome di Captain Marvel, Shazam è in realtà il quindicenne Billy Batson, che, grazie ai poteri conferitegli da un mago, pronunciando la parola “Shazam!” si trasforma in un supereroe.
Non si può dire che in Italia il personaggio goda della fama di altri suoi colleghi, ma negli Stati Uniti degli anni Quaranta era popolarissimo e vendeva più dello stesso Superman, al punto che la DC Comics, intimorita da tanto successo, fece causa alla casa editrice che lo pubblicava, la Fawcett Comics, per plagio. Senza annoiarvi coi dettagli, l’esito fu che la serie originale chiuse e il personaggio passò di proprietà alla stessa DC Comics, che con il passare del tempo lo integrò nel suo universo fumettistico.
#1: È il primo supereroe approdato al cinema
Nel 1941, a partire dal mese di marzo, nelle sale statunitensi escono le 12 puntate del serial cinematografico Adventures of Captain Marvel, prodotto da Republic Pictures. Era la prima volta che un supereroe appariva su grande schermo. Superman sarebbe arrivato al cinema solo nel settembre di quello stesso anno, nella forma dei magnifici cartoni animati dei fratelli Fleischer, e per avere un suo serial in live action occorrerà aspettare il 1948. Il primo serial di Batman invece sarà distribuito a partire dal 1943.
A interpretare Capitan Marvel in questa sua prima incarnazione era stato chiamato Tom Tyler, star del genere western reduce dal fresco successo di Ombre Rosse, dove aveva interpretato l’antagonista di John Wayne, Luke Plummer. Il ruolo di Billy Baxton fu invece assegnato al 25enne Frank Coghlan Jr., che aveva ottenuto grande fama come attore bambino nell’epoca del muto ma che con l’avvento del sonoro era stato per lo più relegato a ruoli secondari.
La cosa interessante è che in realtà in partenza Republic Pictures avrebbe voluto fare un serial su Superman, ma i diritti cinematografici per il personaggio erano stati già venduti alla Paramount, che stava sviluppando per l’appunto la serie animata dei fratelli Fleischer.
P.S. La serie al momento è disponibile per intero su archive.org
#2: Capitan Marvel, anzi no Shazam, anzi no Marvelman, anzi no…
La particolare storia editoriale di Shazam e i numerosi tira e molla legati ai diritti sul personaggio e all’utilizzo del suo nome hanno avuto una conseguenza un po’ assurda: a più riprese, trovandosi nella necessità di usare Capitan Marvel senza però poterlo usare davvero, gli autori di diverse case editrici ne hanno creato dei cloni evidenti. Vediamo i più significativi in ordine cronologico:
1954: Marvelman
Quando nel 1953 la Fawcett Comics terminò le pubblicazioni di Captain Marvel, la casa editrice L. Miller & Son Limited, che pubblicava con buon successo le avventure del supereroe in Gran Bretagna, tentò di arginare il problema affidando al cartoonist Mick Anglo la creazione di un nuovo personaggio che mantenesse tutte le principali caratteristiche dell’originale.
Nacque così Marvelman: stessa storia ma Billy Batson ora si chiama Mike Moran, la parola con cui ottiene i suoi straordinari poteri diventa Kimota (cioè “Atomic” letto al contrario), l’arcinemico Dr. Sivana diventa Dr. Gargunza e via dicendo. In realtà Anglo riesce anche a dare una personalità piuttosto spiccata alle storie del suo Marvelman, e infatti l’operazione commerciale ha un successo consistente: la serie proseguirà fino al 1963!
1966: Captain Marvel (M.F. Enterprise)
Negli anni Sessanta, proprio mentre la Marvel Comics stava rivoluzionando il mondo del fumetto, non c’è nessuna testata che si intitoli “Captain Marvel”. Il fumettista Myron Fass, ora anche editore con la sua M.F. Enterprise, pensa di riempire il vuoto e affida il compito di creare un nuovo Captain Marvel a Carl Burgos, già creatore della Torcia Umana originale. Brugos presumibilmente ci mette solo il concept, perché pur risultando ideatore del personaggio non firmerà i testi né i disegni di nessuna delle (poche) storie che lo vedono protagonista.
Le somiglianze con il Captain Marvel originale sono in realtà poco più che inside jokes: il protagonista sembrerebbe un mite professore universitario, ma in realtà è un androide che possiede l’inusuale capacità di dividere il suo corpo in parti e ricomporlo al grido di “Split… Xham!“. Uno dei comprimari è un ragazzino che si chiama Billy Baxton. La serie durò quattro numeri più due speciali e poi chiuse per scarse vendite (e forse per la pressione della Marvel Comics che probabilmente non vedeva di buon occhio la presenza in edicola di un supereroe con la parola “Marvel” nel nome).
Se vi volete fare due risate, qui trovate tutta la prima storia del Capitan Marvel della M.F.Enterprise.
1974: Captain Thunder
La storia editoriale di Captain Thunder è ancora più breve di quella del Captain Marvel della M.F. Enterprise. Nel 1974 la DC Comics, che si era appropriata dei diritti di Captain Marvel e aveva iniziato a pubblicarne le avventure nel magazine Shazam!, era intenzionata a inserire ufficialmente il suo nuovo supereroe nell’universo narrativo di Superman e compagnia. L’occasione sarebbe stato Superman #276, albo in cui i due supereroi si sarebbero finalmente incontrati. L’avventura fu scritta e disegnata per intero, ma all’ultimo minuto la DC decise che l’incontro tra i due era ancora prematuro.
I disegni e i testi furono corretti dunque quel tanto che bastava e al posto di Capitan Marvel Superman incontrò… Capitan Thunder! Praticamente la stessa cosa, ma con poteri di origine nativo-americana.
Lo sceneggiatore dell’albo, Elliot S. Maggin, ha commentato a riguardo:
A quei tempi negli albi di Shazam! stavamo cercando di scrivere Capitan Marvel nel classico stile della Fawcett. Il grado di sospensione dell’incredulità richiesto tra gli albi di Superman e quelli di Shazam era molto differente. Non ho mai creduto che quei due potessero coesistere nella stessa storia. L’avventura con Captain Thunder era una sorta di speculazione su cosa sarebbe potuto essere Capitan Marvel se avesse vissuto nel “mondo reale”. Per noi, al tempo, la Metropolis degli anni Settanta rappresentava il mondo reale.
1982: Marvelman/Miracleman
Nel 1982 il Marvelman di Mick Anglo cade nelle mani di Alan Moore, che lo rivola come un calzino e lo trasforma in una delle opere più importanti del revisionismo decostruzionista supereroistico. Tutte le ingenuità delle storie di Anglo sono rilette in una chiave nuova, filtrate da nuove prospettive, razionalizzate in un affresco globale crepuscolare e adulto. Mike Moran ora è un uomo sulla quarantina e non ricorda di essere mai stato Marvelman. Il mondo intero, anzi, sembra aver dimenticato le sue gesta.
La serie viene pubblicata prima in bianco e nero in Gran Bretagna sulla rivista Warrior. Quando la Eclipse Comics ne acquisisce i diritti per il mercato statunitense, la colora e le cambia il nome in Miracleman per il solito discorso di non avere la parola “Marvel” nel titolo della testata. In seguito al fallimento della Eclipse nel 1994, il personaggio di Miracleman è al centro di una lunghissima faida legale (trovate i dettagli spiegati abbastanza bene su wikipedia) al termine della quale i diritti passano proprio alla Marvel Comics, che nel 2009 (15 anni dopo il fallimento della Eclipse!) li acquista direttamente da Mick Anglo e che procede finalmente a ristampare le vecchie storie, oltre a metterne in cantiere di nuove.
Fonti: Wikipedia, Fumettologica, CBR
#3: Quella volta che il papà di Asterix ha disegnato Capitan Marvel Jr.
Una delle caratteristiche del personaggio di Captain Marvel sin dagli albori è stata la cosiddetta “Marvel Family”. Billy Batson non era l’unico a godere dei poteri del mago Shazam, ma già tra il 1940 e il 1941 li condivide con altre due persone: il giovane edicolante zoppo Freddy Freeman, che pronunciando il nome di Capitan Marvel diventa Capitan Marvel Jr., e sua sorella Mary Batson, che è in grado di trasformarsi in Mary Marvel.
Proprio su Capitan Marvel Jr. ci concentriamo per la terza e ultima curiosità di oggi. Perché mentre negli Stati Uniti Capitan Marvel Jr. era legato a doppio filo a Capitan Marvel, nel 1950 in Belgio la casa editrice Bravo pubblicò una serie di strisce di Capitan Marvel Jr. che rivedevano le origini dei suoi poteri, legati ora a una esplosione avvenuta nel covo di uno scienziato pazzo! Probabilmente non varrebbe nemmeno la pena di citare questo bizzarro fumetto, che presumibilmente fu prodotto senza possedere i diritti del personaggio, se non fosse che i disegni di quelle avventure erano firmati da Albert Uderzo, che meno di un decennio dopo insieme a Goscinny creerà il personaggio di Asterix!
Fonte: CBR