Primo appuntamento con 1, 1 e 1, la nuova rubrica di Dietro le nuvole che, dato un certo tema, presenterà di volta in volta rispettivamente uno spot pubblicitario, un esempio di advertising e un’azione di marketing non convenzionale ad esso legati. A lungo andare, sarà una sorta di raccolta di best practices e buona comunicazione, idee originali e ben realizzate divise per argomento.
Visto che siamo nel bel mezzo della settimana nazionale Nati per leggere, oggi parliamo di libri e di promozione della lettura. Per gli argomenti delle prossime puntate, sono aperto a proposte e suggerimenti (potete scriverle qui in fondo nei commenti o contattarmi tramite la pagina facebook del blog).
1. Spot pubblicitario: La lettera d’amore
Il primo esempio che portiamo è forse il più coerente con lo spirito di Nati per leggere. Si tratta di una campagna pubblicitaria per la catena di librerie canadesi Indigo Books and music. Nel 2004 la Indigo creò il Love of Reading Fund, un programma che aiuta a fornire libri di testo nuovi e materiale didattico alle scuole elementari svantaggiate economicamente. Per promuovere il Fondo, Indigo si affidò all’agenzia DDB di Toronto. E fece bene, perché il risultato è questo:
Il commercial è un piccolo cortometraggio delicato e semplice nella sua onestà, capace di veicolare il suo messaggio ma anche di emozionare e commuovere lo spettatore con una situazione per certi versi paradossale, ma inspiegabilmente credibile. Un vero gioiello.
2. Advertising: Il libro giusto ti terrà sempre compagnia
Il cliente di questa campagna, che ai fan della pagina Facebook di Dietro le nuvole potrebbe risultare familiare, è la catena di libreria israeliane Steimatzky, la più antica d’Israele. L’agenzia che l’ha realizzata è la ACW Grey di Tel Aviv. Il tema è il più classico: la capacità dei libri (o perlomeno di alcuni libri) di tenerci compagnia. Ma non si tratta di una compagnia fugace limitata al momento stesso della lettura, ma di una presenza costante e confortevole nelle nostre vite delle storie che più ci hanno colpito.
Ed è così che i protagonisti delle varie declinazioni della campagna (maschi, femmine, adulti, bambini, e chi più ne ha più ne metta) si ritrovano a dividere il loro letto con individui del calibro di Don Chisciotte, Gandalf, Sherlock Holmes e Pippi Calzalunghe.
3. Non convenzionale: la festa per il rogo dei libri della biblioteca di Troy
L’anno è il 2011, la protagonista di questa storia è la biblioteca della cittadina di Troy, in Michigan. Premiata nel 2009 come una delle dieci migliori biblioteche degli Stati Uniti (in relazione alla sua fascia di popolazione), nel corso del 2010 la struttura si trovò in serie difficoltà economiche. I tentativi di richiedere alla cittadinanza un leggero aumento delle tasse per garantire la sopravvivenza della biblioteca trovarono la resistenza di un gruppo di residenti, riuniti in una sorta di movimento anti-tasse.
Ci furono due votazioni e in entrambi i casi la maggioranza della popolazione votò contro il finanziamento alla biblioteca. Con non poche difficoltà, si riuscì a fissare una terza e ultima votazione il 2 agosto del 2011. Era il momento di giocarsi il tutto per tutto. L’agenzia pubblicitaria Leo Burnett studiò una strategia di marketing non convenzionale che ha dell’incredibile: venne istituito un falso gruppo di pressione, il Safeguarding American Families. Il gruppo in questione non solo era anch’esso contrario al finanziamento della biblioteca, ma si prodigava per organizzare una grande festa con annesso rogo di libri pochi giorni dopo la chiusura della struttura. L’elemento del rogo dei libri colpì le corde dell’indignazione popolare e ribaltò l’esito della votazione di agosto!
Alcuni dettagli, e soprattutto i risultati, si trovano nel video che segue:
Considerando che in Italia, al massimo, ci becchiamo una roba come questa: http://www.youtube.com/watch?v=MnbEIW1Vo0g tutte e tre le idee che hai presentato sono ottime. Sono senza parole riguardo la strategia del rogo dei libri pensata dall’agenzia Leo Burnett: semplicemente geniale!
Per il prossimo appuntamento con questa rubrica (molto interessante l’idea, complimenti!) avrei un suggerimento… perchè non la dedichi alla promozione delle serie tv?
Serie TV, eh? Ottima idea!
(ma che si sono fumati i creativi della pubblicità che hai linkato?)
Roba tagliata male, molto male!