6 scene memorabili e assurde a Sanremo negli ultimi 20 anni

Sanremo 2018 è qui. Il Festival della Canzone Italiana, per quanto criticato, per quanto figlio di un modo vecchio di fare tv, per quanto non esente da difetti, monopolizza ogni anno l’attenzione dei media e del pubblico, intrattiene e fa discutere.

Quando ero piccolo, l’appuntamento col Festival sembrava quasi obbligato, per quei quattro o cinque giorni non si scampava e “c’era sempre tanta musica nell’aria”.

Negli ultimi anni lo seguo poco e in differita, cerco di sentire alcune delle canzoni in concorso, ma più delle canzoni mi piacciono quei momenti incredibilmente trash che solo il Festival sa regalarci. Così, ho pensato di celebrare l’inizio di questa sessantottesima edizione raccogliendo qui alcuni degli aneddoti più assurdi che ricordo tra quelli che hanno colorato le prime serate del festival, diciamo negli ultimi venti anni (quindi no, niente Pippo Baudo che salva l’aspirante suicida: era il ’95, avevo solo 10 anni e il mio gusto per l’assurdo non era ancora del tutto sviluppato, quindi quella scena me l’ero proprio persa, l’ho riscoperta solo in anni recenti).

Ecco dunque 6 scene memorabili e assurde avvenute a Sanremo negli ultimi 20 anni, dalla meno trash alla più trash.

6. La Farfalla di Belen Rodriguez (Sanremo 2012)

Ma insomma Belen, a Sanremo 2012, le portava o no, le mutandine? Lo spacco vertiginoso della Rodriguez che lasciava in bellissima evidenza la sua “farfallina” è stato a lungo tema di dibattito sui giornali e sul web e ha avuto anche conseguenze sul lungo periodo. Ho provato a trovare un video “normale” dell’episodio, ma ho trovato solo questo col mega-ralenti per pipparoli. Accontentatevi.

5. I Placebo scassano tutto (Sanremo 2001)

Questo strano siparietto avvenuto a Sanremo 2001, un’edizione interessante sotto diversi punti di vista condotta da Raffaella Carrà, al tempo mi aveva molto divertito.

A rivederlo oggi, Brian Molko dei Placebo che sfonda un amplificatore con la chitarra seguito da un coro di fischi del pubblico, interamente composto da signori grassocci e signore impellicciate, sembra una scena scritta da un qualche drammaturgo surrealista.

Ma è niente rispetto a un altro magnifico momento di quell’edizione del Festival, vale a dire…

4. Raffaella Carrà tiene la manina a Eminem (Sanremo 2001)

Nel 2001 in Italia davvero pochi sapevano chi fosse Eminem. Per me e per molti altri, il primo contatto con lo Slim Shady è avvenuto proprio attraverso i servizi che ne parlavano in preparazione alla sua comparsa al Festival di Sanremo.

Nei TG, nei rotocalchi di approfondimento, si continuava a parlare di questo rapper bianco violento e volgare, che istigava a qualunque nefandezza con testi che alcuni illustri linguisti giuravano essere scritti “in un inglese incomprensibile”.

La Carrà ha sempre difeso la sua scelta di farlo esibire al Festival e alla fine del live, mentre Eminem cercava semplicemente di allontanarsi il più rapidamente possibile, la Raffaella nazionale lo richiama sul palco, lo raggiunge, gli tiene teneramente la manina mentre si complimenta candidamente per la splendida esibizione e lui imbarazzatissimo fa vari cenni di ringraziamento. Un cucciolone.

3. Robert De Niro beveva molto latte (Sanremo 2011)

L’imbarazzo delle domande di Gianni Morandi a un grande come Robert De Niro. L’imbarazzo ancora più grande della auto-straduzioni di Elisabetta Canalis. De Niro ogni tre per due fa la faccia di chi cerca di capire se è su una candid camera.

La mia parte preferita è quando a 5:20 Morandi gli chiede se è vero che da bambino lo chiamavano “Bobby Milk”. De Niro annuisce e, quando Gianni gli chiede il perché del soprannome, spiega che probabilmente lo chiamavano così perché beveva molto latte. E intanto pensa che forse è il caso di rimettersi a fare film belli anziché buttare il suo tempo così.

2. Anna Tatangelo canta con Michael Bolton (Sanremo 2008)

Diciamo che già la canzone Il mio amico cantata da Anna Tatangelo a solo meriterebbe di stare qui nella lista, con o senza Michael Bolton, per quanto è brutta, di cattivo gusto e carica di ridicoli luoghi comuni.

Poi per carità, l’anno dopo a Sanremo avrebbero accettato Luca era Gay di Povia con la vocalist che faceva i gemiti chiarendo una volta per tutte che su quel versante da Sanremo non ci si poteva aspettare granché.

Ma il fatto di aver coinvolto un grande nome come Bolton per cantare ‘sta schifezza è imperdonabile, dai!

1. Pupo canta con il principe Filiberto (Sanremo 2010)

Beh dai, ammettetelo: un po’ ve lo aspettavate, che al primo post ci sarebbero stati loro. Pupo, il principe Filiberto e il tenore Luca Canonici si esibiscono in questa canzone che sembra una parodia ridicola tipo le canzonette che facevi alle elementari e alle medie storpiando le parole di quelle famose e invece CI CREDEVANO TANTISSIMO!

Ma non solo ci credevano loro, ci credeva anche qualcun altro, dato che sono arrivati secondi quell’edizione generando il lancio di spartiti dell’orchestra inviperita per i risultati (sopra di loro, solo tutti i luoghi e tutti i laghi di Valerio Scanu). Gombloddo neomonarchico!

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