Sono finalmente riuscito a vedere tutta la seconda stagione di Marvel’s Jessica Jones, l’ultima delle serie tv Marvel prodotta direttamente per Netflix. Per chi se ne fosse persa qualcuna e fosse indeciso se recuperarla o meno, ecco la mia personalissima classifica di tutte le serie uscite finora, dalla migliore alla peggiore (spoiler: Jessica Jones 2 sta molto in basso nella lista!).
Se siete d’accordo o se non siete d’accordo, in fondo all’articolo c’è lo spazio per i commenti!
1. Daredevil 1
Prima serie Marvel Netflix, una partenza col botto: la prima stagione di Daredevil è un thriller procedurale in cui il confine tra eroe e vigilante è molto sottile e presenta un adattamento fedelissimo del personaggio dopo la ciofeca del film con Batman e Sydney Bristow, una regia, un’ambientazione e un parco comprimari riuscitissimi.
Ha anche avuto il merito di dare la propria impronta a tutte le serie successive (anche se alcune non sono riuscite proprio a stargli dietro) iniziando a introdurre gli elementi ricorrenti che avrebbero portato al crossover The Defenders. E poi c’era il Kingpin migliore che potessimo immaginare, interpretato da Vincent D’Onofrio.
2. The Punisher
Frank Castle era la cosa migliore della seconda stagione di Daredevil (ne parliamo tra pochissimo) e la sua serie in solitaria non fa rimpiangere la sua prima comparsa. The Punisher prende le mosse proprio da lì, ma con un po’ di attenzione può essere seguita anche dai neofiti.
Rispetto alle altre serie Marvel Netflix è ancora più dura, ancora più esplicita, ancora più disperata. Nonostante una partenza un po’ lenta e qualche indecisione nelle puntate centrali, The Punisher è avvincente e ottimamente realizzata, Jon Bernthal è un Punitore perfetto e le ultime puntate sono un crescendo incredibile.
3. Daredevil 2
La seconda stagione di Daredevil conferma gli elementi che hanno fatto il successo della prima stagione presentando però una struttura meno uniforme e fatica un po’ a far coesistere due trame parallele un po’ troppo slegate tra loro: l’introduzione del personaggio di Frank Castle e il proseguimento del discorso mistico/marziale legato alla Mano e a Elektra introdotto nella prima stagione.
Il risultato finale non è all’altezza della prima stagione, ma è comunque ottimo, sia perché – come dicevamo sopra – il Punitore è stato introdotto magnificamente ed è un contraltare ideale alla visione del mondo di Matt Murdock/Daredevil, sia perché Elodie Young nei panni di Elektra è stupenda.
4. Luke Cage
So di essere uno dei pochi sostenitori di Marvel’s Luke Cage, che molti considerano tra le peggiori serie Netflix. Io ho molto apprezzato la volontà di differenziarla stilisticamente dalle altre rendendola di fatto una rilettura in chiave supereroistica del genere Blacksploitation.
È vero che la serie ha un calo notevole a metà e che probabilmente si poteva asciugare di qualche sottotrama superflua e diminuire il numero di episodi, ma l’ho trovata comunque molto avvincente. È stato anche interessante vedere un eroe così positivo calato in un contesto tanto marcio e senza speranza. Pollice su anche per Misty Knight e per le numerose strizzate d’occhio e riferimenti incrociati per i nerd di tutte le età.
È però la serie in cui ho iniziato a odiare profondamente il personaggio di Claire Temple (Rosario Dawson).
5. Jessica Jones 1
Nel decidere dove posizionare la prima stagione di Jessica Jones ho fatto fatica a essere imparziale. Irrazionalmente, la performance di David Tennant nei panni di Killgrave mi avrebbe portato a inserirla al secondo o al terzo posto. Ma devo ammettere che al di là di quello e di una caratterizzazione molto brillante dei personaggi principali, la serie gira troppo su se stessa, alcuni dei personaggi secondari sono insopportabili ed è tutto molto ripetitivo e alla lunga noioso.
C’è un dettaglio che mi ha disturbato tantissimo: da un certo momento in poi tutti i personaggi decidono che Killgrave deve essere ucciso. Nessuno problematizza, nessuno solleva una questione morale. In una serie che nasce da un fumetto di supereroi, trovo che questa leggerezza nell’affrontare un tema così importante sia inaccettabile.
6. Iron Fist
Marvel’s Iron Fist è una serie decisamente poco riuscita. Da appassionato di arti marziali, mi ha divertito il tentativo di emulare a tratti i film di arti marziali degli anni Settanta e Ottanta e anche di caratterizzare lo stile di combattimento dei vari personaggi. Ma c’è da dire che si tratta appunto di un tentativo, dato che il risultato finale sotto entrambi i punti di vista è poco convincente.
Non trovo che la serie sia completamente da buttare, alla fine nel complesso intrattiene e non annoia, ma ci sono dei cali di stile davvero pesanti e in diversi passaggi la ristrettezza di budget si fa sentire (le scene ambientate a Kun Lun sono imbarazzanti). Nota di merito per Jessica Henwick nei panni di Coleen Wing: il personaggio è fastidiosissimo, ma lei è piuttosto brava e ha una presenza davvero magnetica.
7. The Defenders
Quasi un Iron Fist 2 per tematiche e sgangheratezza complessiva, The Defenders (che io avrei preferito si intitolasse Heroes for Hire per una questione di coerenza con le controparti fumettistiche) parte bene, con una prima puntata notevolissima che riesce a far convergere naturalmente gli universi delle varie serie tv Marvel Netflix, complice l’insopportabile Claire.
Nel giro di poche puntate però la serie perde completamente di senso e coerenza interna, non riesce a trovare una propria voce né ad appassionare. Ad aggravare il tutto, da un certo punto in poi tutti i protagonisti iniziano a comportarsi a casaccio. Il finale, pur aprendo interessanti prospettive per la terza serie di Daredevil, è un totale nonsense.
8. Jessica Jones stagione 2
Sì, in realtà tutto l’articolo era una scusa per dire che la seconda stagione di Marvel’s Jessica Jones fa schifo. Restano un certo gusto per la battuta brillante e alcuni personaggio molto interessanti, insieme all’attesissimo ritorno di [spoiler]Killgrave[/spoiler], ma nonostante questo si tratta di una serie noiosa, inconcludente e logicamente incomprensibile.
Se nella primissima puntata sembrava che si volesse riprendere il tema della morte di Killgrave avviando quelle riflessioni che mancavano nella prima stagione, in breve va a generarsi un affresco in cui tutti i personaggi fanno delle cazzate enormi spostando continuamente la responsabilità delle proprie azioni sugli altri.
Da questo punto di vista, Trish Walker è riuscita a superare di gran carriera Claire nella mia personale classifica dei personaggi più fastidiosi del Marvel Cinematic Universe, e ce ne voleva.
Alquanto d’accordo con questa classifica. A mio avviso Netflix non ha investito abbastanza in questo progetto, credendo che utilizzare eroi “urbani” fosse meno dispendioso di raccontare storie di un Iron Man o un Thor. Niente di più sbagliato. Troppi dialoghi noiosi, troppi personaggi idioti, troppa ricerca della “verosimiglianza” (guai a piazzare un costume o una maschera sui protagonisti o sui villain), troppe puntate per serie. Devil è effettivamente l’unico personaggio realmente valido e lo hanno sfruttato al 40% delle sue reali potenzialità.