3 possibili modi per introdurre i Fantastici 4 nel Marvel Cinematic Universe

Fantastic Four: illustrazione di Alex Ross

Uno dei pezzi forti dell’ultimo Disney Investor Day è stata la conferma della messa in produzione di un film sui Fantastici 4 targato Marvel Studios. A dirigerlo sarà Jon Watts, ex autore di commedie già dietro la regia dei tre film di Spider-Man con Tom Holland.

Ora la vera domanda è: come introdurre la famiglia di supereroi più famosa del mondo nel Marvel Cinematic Universe? La risposta non è affatto scontata.

La storia finora

I Fantastici Quattro sono stati infatti protagonisti, in anni relativamente recenti, di ben due tentativi di adattamento cinematografico a opera di 20th Century Fox.

Chris Evans, Michael Chicklis, Jessica Alba e Ioan Gruffold ne I Fantastici Quattro di Tim Story

Il primo approccio al franchise risale al 2005 con I Fantastici 4, diretto da Tim Story, cui fece seguito nel 2007 I fantastici 4 e Silver Surfer. Due commedie d’azione non particolarmente riuscite ma forse, soprattutto la prima, sin troppo osteggiate dai fan, con un cast per lo più televisivo.

Jessica Alba, alle sue prime esperienze cinematografiche dopo il successo di Dark Angel, era la Donna invisibile, Michael Chiklis di The Shield era la Cosa e Julian McMahon di Nip&Tuck era un Victor Von Doom robotizzato e con poteri elettrici. Mister Fantastic aveva il volto di Ioan Gruffold, protagonista della miniserie BBC Hornblower, mentre Johnny Storm, alias la Torcia Umana, era interpretato da Chris Evans, che oggi tutti conosciamo come Captain America.

I due film non fecero così male al botteghino, ma il secondo incassò sensibilmente meno del primo e in generale la critica li stroncò.

Jamie Bell, Kate Mara, Miles Teller e Michale B. Jordan in Fantastic Four di Josh Trank

Il secondo tentativo risale al 2015 e portò nelle sale quel disastro artistico e produttivo che è il Fantastic 4 di Josh Trank. In quel periodo, la Fox era lontana dall’acquisizione da parte di Disney e, visto il successo del Marvel Cinematic Universe, stava cercando un modo di sviluppare un proprio universo supereroistico. Il rilancio dei F4 doveva fare da apripista a un film corale in cui sarebbero confluiti tutti i supereroi Marvel in mano alla major: X-Men e universo mutante, Fantastici Quattro e Daredevil.

Fu preso un regista indipendente, Josh Trank per l’appunto, che aveva fatto ben parlare di sé con l’ottimo Chronicle, e un cast di giovani attori bravi e promettenti. Miles Teller (Whiplash) era Mr. Fantastic, Kate Mara (House of Cards) era la Donna invisibile, Michael B. Jordan (successivamente apparso come villain in Black Panther) la Torcia Umana e Jamie Bell (Billy Elliot) la Cosa. 

La trama si rifaceva alle storie dell’Universo Ultimate, che presentava una versione molto giovane del quartetto. Il film fu un disastro, si diceva, e il discorso meriterebbe tutto un discorso a parte. Quel che conta è che decretò la morte di ogni progetto e ambizione.

Abbiamo dunque due adattamenti cinematografici relativamente recenti dei Fantastici Quattro, ancora vivi nella memoria di alcuni (e non troppo brillanti). Come procederanno ora i Marvel Studios? Secondo me, ci sono tre possibilità.

1. Reboot con origini narrate da zero

Fantastici Quattro - Raggi Cosmici

Si potrebbe ignorare totalmente il problema posto dall’esistenza dei precedenti adattamenti e produrre un film che racconti le origini del quartetto da zero. Sarebbe ripetitivo e incoerente rispetto a quanto fatto finora dai Marvel Studios sia con Hulk che con Spider-Man, ma va detto che i precedenti adattamenti hanno tradito il senso dei personaggi originali sotto vari punti di vista e ci sarebbe necessità di avere un po’ di ordine (oltre che di avere un Dottor Destino degno di questo nome).

Certo, qualcosa andrebbe adattato e collegato ai macro-eventi del MCU.

Forse nei cinque anni di gap tra i Infinity War ed Endgame uno scienziato brillante ma sconosciuto di nome Reed Richards ha cercato di capire dove erano finite tutte le persone scomparse dopo lo schiocco di Thanos e, una volta tornate, ha continuato le sue ricerche fino a scoprire la Zona Negativa? La spedizione per esplorarla segnerebbe l’incidente che trasformerà lui e i suoi compagni…

Forse uno degli scienziati capo delle Stark Industries (sempre Reed) è rimasto colpito dal sacrificio del suo superiore e vuole esplorare l’universo per capire quali altre minacce gravano sull’umanità? Oppure ha organizzato una spedizione di ricerca mentre Tony era disperso all’inizio di Endgame? In entrambi i casi, lo scienziato e il suo team di esploratori scompaiono nello spazio e riappariranno completamente diversi!

Forse la dimostrazione che il viaggio nel tempo è possibile ha portato Reed Richards a esplorare il mondo quantico ma non disponendo del brevetto per le particelle Pym ha cercato un altro metodo scoprendo così le molecole instabili? Ma l’effetto di quelle stesse molecole cambia irrimediabilmente chi ne fa uso…

2. Origin Story raccontata nel film di un altro supereroe

I Fantastici 4 (disegnati da Mike Wieringo) e Ant Man (Paul Rudd)

Un’altra possibilità è che, anziché sbilanciarsi con un classico film di origini a solo, i Marvel Studios introducano le origini del quartetto in uno dei film o delle serie tv Disney+ di prossima programmazione.

Al momento, il più papabile sembrerebbe Ant-Man and The Wasp in Quantumania, dato che qui farà la sua comparsa Kang il conquistatore, che nei fumetti è un discendente di Reed Richards. Inoltre, tra i personaggi che torneranno nel film c’è Hank Pym (Michael Dougles), una delle menti più brillanti del MCU. Difficile che se in quello stesso universo esiste un Reed Richards i due non si conoscano.

Una possibilità è che anche nell’MCU si opti per una versione giovane dei Fantastici Quattro. Nel complesso credo sia improbabile, ma il fatto che il loro film a solo sia stato affidato allo stesso regista dei film di Spider-Man fa suonare qualche campanello d’allarme. In quest’ottica, comunque, un giovane Reed Richards con poche risorse che, insieme alle poche persone che credono in lui (la sua famiglia), aiuta Hank Pym e Scott Lang a sconfiggere il suo discendente potrebbe innescare una dinamica interessante.

3. I Fantastici Quattro vengono dal passato/da un’altra dimensione

I Fantastici Quattro (Jack Kirby)

C’è una domanda importante che i Marvel Studios potrebbero decidere di ignorare ma che meriterebbe una risposta. Se nel MCU esiste una mente brillante come quella di Reed Richards, perché finora non se n’è mai fatto menzione? Perché né Tony Stark, né Hank Pym, né l’Hydra lo citano mai?

Dice: perché prima i Marvel Studios non avevano i diritti dei personaggi. E grazie. Dico: come giustificare questa cosa su un piano di coerenza narrativa?

Soluzione libera tutti: Reed Richards, Sue Storm e compagnia in questo universo non esistono.

O perché vengono dal passato ed erano stati dati per morti dopo essere scomparsi nel nulla nell’ambito di un esperimento scientifico. Potrebbero essere coevi di Hank Pym e Janet Van Dyne e, proprio come quest’ultima, tornare inaspettatamente potenziati e ancora relativamente giovani da un loro viaggio in un’altra dimensione (magari mentre Pym esplorava l’universo quantico loro avevano scoperto la Zona Negativa…).

Oppure perché solo loro stessi originari di un’altra dimensione da cui sono scappati, forse per scopi di mera ricerca scientifica o forse per fuggire da una grande minaccia (Galactus?). D’altra parte sembra che l’esistenza del multiverso possa essere un tema portante delle prossime fasi del MCU…

Che ve ne pare? Sono ipotesi plausibili?

E voi, come inserireste i Fantastici Quattro nel Marvel Cinematic Universe?

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