Quando il rintocco della Campana dell’Inferno spalanca le porte del Tartaro, cosmi maligni si riversano sulla Terra e minacciano l’umanità. Visioni di morte e distruzione tormentano il cavaliere di bronzo della Civetta, che insieme ai suoi compagni dovrà affrontare insidie e potenti nemici per salvare il mondo dalla catastrofe. Questa in poche righe è la trama di Saint Seiya – Episode S, il prequel a fumetti, scritto da Enrico Martini per i disegni di Gabriele Bagnoli e Michele Righetti, che apre il sommario del volumetto Hell’s Bells – tributo ai fans dei Santi di Atene (Cyrano Comics).
Non è semplice spiegare in poche righe quale sia stata e quale continui a essere la portata di un fenomeno di massa come Saint Seiya (in Italia, I Cavalieri dello Zodiaco). Nella seconda metà degli anni Ottanta, il successo del manga e dell’anime che narravano le gesta dei Santi devoti alla dea Atena fu in un primo tempo travolgente e numerose furono le influenze che l’opera di Masami Kurumada ebbe sulle nuove leve del genere shounen, seconde probabilmente solo a quelle esercitate dal tanto osannato Akira “Dragon Ball” Toriyama. Negli ultimi dieci anni, poi, l’universo di Saint Seiya ha conosciuto una seconda giovinezza, prima con la trasposizione in serie animata della saga di Hades, e successivamente con la messa in cantiere di prequel e sequel, sia a opera di Kurumada stesso, sia a opera di altri mangaka professionisti, sia sotto forma di serie animata (la recentissima Saint Seiya Omega).
In questo amplissimo panorama di produzioni legate al marchio “Saint Seiya”, Hell’s Bells è un volumetto che non dovrebbe mancare nella libreria di ogni fan italiano della serie…
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