Annunciata la data di lancio di Disney+, la piattaforma streaming della casa del Topo che punta a inserirsi nel mercato con un prezzo mensile competitivo e con la forza di tutti i contenuti del colosso dell’entertainment che, come ben sappiamo, ha recentemente acquisito anche tutti i contenuti di Fox. Il servizio sarà ufficialmente attivo negli Stati Uniti a partire dal 12 novembre 2019 e costerà 6,99$ al mese. In Italia, dovrebbe arrivare tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020.
Al momento del lancio, Disney+ avrà in catalogo 7500 episodi di serie tv sia in corso che passate, 25 serie originali (tra cui già annunciate almeno tre serie ambientate nel Marvel Cinematic Universe con gli stessi attori dei film) e 10 film e special, oltre 250 ore di contenuti targati National Geographic, 400 film di library e 100 film usciti recentemente o in uscita, tra cui Captain Marvel, Dumbo, Avengers: Endgame, i remake live action di Aladdin e del Re Leone e Star Wars: Episodio IX (la maggior parte di questi sarà in esclusiva SVOD su Disney+). Nella lista dei contenuti sono comprese anche le 30 stagioni dei Simpson, che Disney ha acquisito insieme alle 21st Century Fox.
Agnes Chu, Vice-Presidente ai contenuti della piattaforma, ha inoltre dichiarato che la prospettiva è di avere circa 50 produzioni originali Disney+ all’anno.
Tra i contenuti di cui sono state mostrate anticipazioni all’evento di presentazione dedicato ai potenziali investitori, si segnalano Frozen II, The Mandalorian, una serie ad alto budget ambientata nell’universo di Star Wars scritta e prodotta da Jon Favreu, la serie in 10 episodi High School Musical: The Series, prodotta da Disney Channel e basata sul noto franchise cinematografico, e il film originale “Noelle,” con Anna Kendrick che interpreta la figlia di Babbo Natale.
Ricky Strauss, presidente al marketing e ai contenuti di Disney +, ha dichiarato che la piattaforma godrà di “una campagna coordinata senza precedenti nella storia della Walt Disney Company” e che l’obiettivo è di raggiungere una brand awareness del 95% sul proprio target di riferimento.
Va segnalato che Disney, all’indomani dell’acquisizione Fox, è entrata in possesso anche di altre due piattaforme di streaming, Hulu e ESPN+. Per entrambe, ci sono progetti di esportazione sui mercati esteri in cui non sono ancora attive ed è probabile che in futuro esisteranno degli abbonamenti combinati che permetteranno di usufruire di tutti e tre i prodotti.
Insomma, la corazzata Disney arriva nel già affollato mondo dello streaming con una marea di contenuti di qualità e con la possibilità di investire grandissimi capitali nella produzione dei contenuti e nel marketing, andando a giocare sul campo di realtà affermate come Netflix e Amazon e lanciando i propri contenuti grosso modo in contemporanea con quelli di un altro grosso player dell’entertainment come Apple, che proprio in autunno inaugurerà i programmi di Apple TV+. Il moltiplicarsi dei referenti nel mondo dello streaming prefigura un futuro in cui, come spettatori, saremo obbligati a schierarci e decidere a monte che tipo di contenuti ci interessano davvero e quali no. Ne vedremo delle belle!
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